PSICOEDUCAZIONE

psicoeducazione

La psicoeducazione è, da linee guida, il primo intervento consigliato dopo la ricezione della diagnosi: questa coinvolge il paziente e, se richiesto, anche i familiari e/o partner. Si tratta di un’illustrazione, in modo personalizzato, interattivo e dinamico, delle caratteristiche di funzionamento di una persona con ADHD. Una buona psicoeducazione va ad illustrare i sintomi, le caratteristiche più di frequente associate al disturbo, i circuiti cerebrali coinvolti, i neurotrasmettitori implicati e le ipotesi sull’eziopatogenesi. La psicoeducazione ha il duplice scopo di portare la persona a comprendere meglio l’ADHD, e di sfatare i “falsi miti” o le informazioni errate che i pazienti potrebbero aver reperito su Internet. Dopo una psicoeducazione orale, come da linee guida, si invia al paziente un manualetto di autoistruzione sull’ADHD, con informazioni selezionate e, se richiesti, articoli scientifici su temi aggiornati e validati.

Si tratta quindi di un delicato intervento, durante il quale il paziente matura l’accettazione e la consapevolezza di sé, delle difficoltà come dei punti di forza. Anche per familiari e partner può essere motivo di maggiore comprensione e accettazione di determinate caratteristiche che hanno impatto sulla quotidianità.

A chi si rivolge?

Chiunque abbia ricevuto una diagnosi di ADHD, correntemente o in passato, può beneficiare di una psicoeducazione basata su informazioni aggiornate e validate provenienti dalla letteratura scientifica.